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Sci club Pontedilegno, è un secolo di gloria

Sci club Pontedilegno, è un secolo di gloria

Un secolo di attività come il Brescia Calcio Spa e l’Unione Ciclistica Libertas 1911. Il prestigioso traguardo è stato raggiunto dallo Sci Club Pontedilegno retto da Walter Maculotti, che ieri ha orchestrato da par suo la conferenza stampa al Pirellone alla presenza dell’assessore regionale Monica Rizzi, Bortolo Faustinelli (assessore allo sport di Pontedilegno) e Maurizio Andreotti (direttore Adamello Ski). «Un punto di transito e non di arrivo – ha tenuto a precisare Maculotti -, perché intendiamo allungare il più possibile la storia del nostro sodalizio. Nel corso di cent’anni di attività abbiamo portato allo sport campioni, ma anche e soprattutto una serie incredibile di semplici appassionati: questo è sicuramente il traguardo cui teniamo maggiormente». Monica Rizzi, camuna di Darfo Boario Terme, non poteva esimersi dal complimentarsi con coloro che per tanti anni sono riusciti a mantenere in linea di volo un club di grande prestigio, superando talvolta ostacoli di notevole difficoltà. Certo ne è passato del tempo da quando il Nobile Arici importò i primi sci dalla Norvegia promuovendo tutte le discipline sportive con grande animosità. I dalignesi costretti per tanti anni a emigrare in Svizzera e Germania cominciarono così a far ritorno alle proprio case iniziando a costruire sci rudimentali e battere le piste per ospitare manifestazioni agonistiche.

IN POCHI ANNI Pontedilegno divenne il punto di riferimento per tutti gli appassionati della montagna, grazie anche agli spot dei tesserati dello sci club, capaci di inserirsi con successo nelle prime pagine delle classifiche di gare di fondo, salto, combinata nordica e sci alpino. E sono stati numerosi i successi nelle gare riservate alle pattuglie alpine: competizioni massacranti affrontate con attrezzi che nulla hanno a che fare con quelli attuali. Le penne nere dalignesi svettarono spesso al cospetto di avversari di grande spessore. Il dado era tratto insomma e fin da subito si capì che la grinta, la classe e la testardaggine di questi uomini di montagna avrebbe consentito di raggiungere traguardi ambiziosi.

Lo Sci Club Pontedilegno non badò solo all’aspetto agonistico perché organizzò anche ALTRE manifestazioni di grande prestigio: dai tricolori di marcia e fondo alle celeberrime gare di salto, senza dimenticare gli eventi nazionali riservati DI sci alpino. E se nel salto Pontedilegno ha rappresentato per decenni il punto di riferimento irrinunciabile internazionale con la costruzione di due trampolini, il secondo dei quali in plastica (a fianco della statale che da Pontedilegno porta al Tonale) per ospitare manifestazioni anche estive, solo nel 1973 la Federsci affidò gli Assoluti a Pontedilegno: protagonisti applauditi Rolando e Gustavo Thoeni, Claudia Giordani e i big dell’epoca.

VENTITRE ANNI DOPO i tricolori si svolsero invece al Tonale sempre sotto l’egida dell’Sc Pontedilegno. Fu un’edizione storica perché si imposero due dalignsei doc: Luca Cattaneo nella discesa libera e Elena Tagliabue primattrice nella stessa specialità ma nella categoria giovani. In quella circostanza Bresciasci festeggiò anche il doppio successo di Elena Bresciani: prima a pari tempo con Isolde Kostner nella libera e trionfatrice pure nella combinata. Altri tricolori si svolsero a Pontedilegno e Tonale: alcuni giovanili, altri assoluti, senza dimenticare le gare di Coppa Europa, Coppa Italia e altre manifestazioni di prestigio. Ora il sogno del Centenario: organizzare una gara di Coppa del Mondo. Pontedilegno-Tonale sono in lista d’attesa da tanti anni e chissà non riesca a centrare l’obiettivo proprio in questa stagione. Magari subentrando ad altre località impossibilitate a ospitare l’evento per avverse condizioni meteo, perché il calendario del circo bianco è stabilito fino al 2014. Però quello che non è accaduto per cent’anni potrebbe accadere in uno.

Angiolino Massolini